La mostra “Maya. Il linguaggio della bellezza” riporterà alla luce una civiltà che in Italia non viene presentata dal 1998, anno dell’ultima mostra a Palazzo Grassi: sarà un’occasione per conoscere ed approfondire alcuni aspetti artistico-culturali di questa straordinaria civiltà dell’America precolombiana.
Sculture, ceramiche policrome, manufatti di giada ed iscrizioni accompagneranno il visitatore in un’immersione nel mondo maya, tanto misterioso quanto intrigante.
In effetti, è sempre affascinante addentrarsi nella conoscenza di popoli lontani, di civiltà che si fondono nel mito e che tanto hanno solleticato la fantasia di adulti e bambini. Seppur siano stati compiuti studi approfonditi e vi siano stati progressi nel corso dei secoli per quanto riguarda l’analisi della civiltà dei Maya, rimangono ancora suggestioni che si confondono nella leggenda.
Le espressioni artistiche e culturali di un popolo sono lo specchio del mistero stesso della vita: impegnarsi a comprenderle significa partecipare a questo mistero, unendo all’analisi razionale e scientifica di un ambito anche una componente soggettiva, in quanto in prima persona si fa un passo per avvicinarsi ad un mondo distante e sconosciuto.
Vivere l’avventura della ricerca, comprendere la fatica di taluni studi, la passione di chi ha dedicato una vita intera alla scoperta dei segreti di un popolo antico può essere motivo di maturazione e di ispirazione per bambini e ragazzi, ricordando come una civiltà abbia mille sfaccettature e che chiunque possa dare il proprio contributo per portarla nuovamente alla luce: attraverso i romanzi o gli studi scientifici, attraverso i film o le ricerche personali, ogni mezzo è finalizzato a dare la propria visione di un mondo vastissimo e ricco di curiosità.
min 15 max 25 pax
Prenotazione obbligatoria
Microfonaggio obbligatorio per scuole secondarie di 1° e 2° grado
Prenotazione obbligatoria
Min 15 max 25 pax
(per ogni ordine e grado)
(per bambini dai 3 ai 13 anni)
(per le scuole superiori di secondo grado)